Quinto giorno: partenza
E’ la mattina della nostra presentazione. Sono piuttosto emozionata e mi innervosisco per un disguido per il computer. Va comunque abbastanza bene, anche se mi rendo conto che dovrei migliorare il mio inglese.
Abbiamo un uditorio di una novantina di persone e negli interventi successivi il nostro progetto viene citato più volte. Tutto sommato il viaggio lo abbiamo meritato.
All’una salutiamo Nadezhda e Gila, ci siamo fatti un’amica a Gerusalemme.
Il taxi ci aspetta fuori dell’edificio. Inaspettatamente ci troviamo di fronte a una donna che durante il tragitto ci fa da cicerone in russo.
Il viaggio è lungo, il traffico allucinante, l’inquinamento sconvolgente, l’architettura della periferia moscovita squallida e grigia-
Con l’arrivo all’aeroporto si conclude l’avventura russa. Le formalità aeroportuali scorrono lisce.