28 aprile 2007. Stromboli: alla scoperta dell'isola

case bianche sul mare2
Autore: Sara
Creato il: 25/11/2008
Data Da: 28/04/2007
Data A: 28/04/2007
Pubblicato: Si
Licenza: No
: Stromboli
Posti visitati: S. Vincenzo, Piscità, Ficogrande
Parole chiave: passeggiata al chiaro di luna, Via Roma, bagno al tramonto, Forgia Vecchia, spiaggia di Piscità, spiaggia di Ficogrande

La giornata passa a zonzo per l’isola: ci incamminiamo verso la spiaggia di Ficogrande, poi alla frazione di Piscità e da lì ci infiliamo nei vicoletti che passano tra le ville silenziose. Ogni tanto qualche stradina termina direttamente sulle scogliere: ci spingiamo fino al limitare della costa, tra le terrazze e qualche vecchia casa da ristrutturare.

La luce cambia, volge all’azzurro: l’orizzonte si fonde e l’acqua piatta è lo specchio cangiante del cielo, una linea non-linea interrotta da un piccolo molo con due lambrette lasciate da qualche pescatore: ogni tanto si intravede la lenza che parte, mentre le motorette sembrano due comari al porto in attesa del ritorno di una lampara.

La stagione turistica è là da venire: ti ritrovi solo a camminare sulla spiaggia di Ficogrande e, più in là, oltre gli scogli e la Forgia Vecchia volgendo lo sguardo da un lato e dall’altro non vedi nessuno, solo nera sabbia e mare.

Passeggiamo per il centro abitato di San Vincenzo e ci spingiamo lungo una strada che parte dopo la Chiesa fino alla “Libreria sull’isola”, l’unica qui, che è anche un internet point: è un piccolo angolo molto piacevole in cui fermarsi sia per sfogliare ultime novità, testi sull’isola o libri in lingua, sia da accarezzare con lo sguardo: le belle cartoline in vendita con immagini del vulcano, gli oggetti di artigianato, e l’ingresso curato della libreria, quasi un salottino all’aperto in cui sonnecchiano due gatti.

In serata facciamo il primo bagno di stagione: un tuffo al tramonto nella frazione Piscità. I piedi nudi sono malfermi sui ciottoli lavici che fanno da rena in una caletta che pare scavata sulla luna: l’impatto con l’acqua si impone deciso, un indugio sarebbe letale, ma con poche bracciate si è già abituati e si fluttua piacevolmente tra ondine pulite e riflessi di crepuscolo. Un soffio leggero accarezza la pelle mentre con la testa china cerchiamo tra i tanti sassi i più neri e più tondi.

Dal nostro alloggio, anziché arrivare fino a via Roma, possiamo raggiungere il centro del paese passando nella vegetazione e salendo i gradoni che passano tra le case e le piante di limoni. È una bella salita ma si taglia prima il percorso e si arriva direttamente al piazzale antistante la chiesa di San Vincenzo. Qui passeggiamo tra i negozi e ci fermiamo a cena al ristorante Da Luciano, con una bella terrazza con vista sul mare.

Dopo cena, decidiamo di tornare giù allungando un po’ il percorso e passando per via Roma. Ci godiamo una passeggiata al chiaro di luna, tra le abitazioni immerse nel buio vista l’assenza di lampioni.