8 febbraio 2009 - Civita di Bagnoregio e Lago di Bolsena

Viterbo 2009
Autore: Sara
Creato il: 13/03/2010
Data Da: 08/02/2009
Data A: 08/02/2009
Pubblicato: Si
Licenza: No
Posti visitati: Civita di Bagnoregio, Lago di Bolsena

Oggi il tempo sembra migliorare un po’: per fortuna, perché abbiamo in programma una gita a Civita di Bagnoregio e una passeggiata al Lago di Bolsena.

Raggiungiamo Bagnoregio in mezz’ora: lasciamo l’auto nel parcheggio sotto il ponte di ferro lungo 300 mt che collega la moderna Bagnoregio all’antica Civita: 2 euro per due ore di sosta. Saliamo quindi a piedi lungo il ponte che sale con discreto dislivello, tanto che arriviamo in cima col fiatone!

La caratteristica di questo luogo è che sorge su una rocca di tufo che, a causa dell’erosione del vento, delle piogge e dei due torrenti sottostanti, si sta lentamente sgretolando: per questo Civita viene definita “la città che muore”.

La giornata è fredda e alquanto umida, e sulla rocca c’è poca gente oltre a noi. L’atmosfera è quindi suggestiva: nella centro storico, in cui si arriva superata la porta dell’antica città medievale c’è un palazzo con un’ala di cui è rimasto solo un muro con due finestre che danno nel vuoto. Passeggiamo nei vicoli di questo borgo che ci ricorda Galeria Antica, la città morta che sorge vicino Roma lungo la via Aurelia: lì l’antica città è abitata prevalentemente da artisti, qui notiamo solo qualche locanda aperta. Ogni tanto, tra le abitazioni che sembrano stare in piedi ancora per poco, osserviamo dal Belvedere qualche scorcio sulla valle sottostante.

È ormai ora di pranzo, e decidiamo di fermarci per una breve sosta mangereccia. La nostra attenzione cade su un gruppo di turisti in gita che sbuca da un locale scavato nel tufo: ci accorgiamo così di questa bruschetteria che propone con un insegna appesa fuori bruschette coi prodotti locali.

Entriamo così nell’Antico Frantoio: un piccolo locale scavato nel tufo in cui è conservato un frantoio originale del 1700 con tanto di macina e attrezzi da lavoro. Prendiamo posto in un tavolino vicino al grande camino scoppiettante e prendiamo due bruschette ai carciofi, vino rosso della casa e un piatto con assaggi di dolci (crostate e castagnole fatte da loro). Oltre a noi, una coppia di inglesi e una famigliola. Il posto è piacevole e il prezzo contenuto.

Dopo pranzo riprendiamo la macchina per raggiungere il lago di Bolsena: rispetto ai programmi, abbiamo meno tempo da spendere qui e ci limitiamo ad una passeggiata sul pontile di Bolsena, prima di rientrare verso Roma.

Immagini associate

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