In bici lungo i laghi del Parco Nazionale del Circeo

La spiaggia di Sabaudia_Sabaudia
Diario di: Redazione GoTellGo
Autore: GoTellGo (Byke)
Goteller: Redazione GoTellGo
Categoria: cicloturismo
Creato il: 22/05/2010
Data Da: 15/03/2008
Data A: 15/03/2008
Licenza: Creative Commons License
Partecipanti: Andrea, Marco, Gianni, Ludovico
Nazioni: Italy
: sabaudia
Posti visitati: Lago di Caprolace, Lago di Fogliano, S. Felice Circeo, Lago dei Monaci

Le giornate iniziano ad allungarsi portando il profumo della primavera. E' tempo di allontanarsi dalla città per correre incontro alla nuova stagione. E' anche ora di rimettere in moto l'organismo dopo il "letargo" dei mesi invernali. Non resta allora che caricare le biciclette sulla macchina e regalarsi una giornata di moto senza troppi affanni. La meta è Sabaudia, al centro del Parco Nazionale del Circeo. Qui si abbandona la macchina e si inforca la bicicletta per fare il giro dei quattro laghi di acqua salmastra che dividono il Tirreno dall'entroterra.

Partenza da Sabaudia. 46 km pianeggianti privi di difficoltà. Altri 9 km per giungere in cima al Monte Circeo, gli ultimi 5 di salita abbastanza dura. 

Siamo in quattro, ce la prendiamo comoda, lasciamo ogni velleità "agonistica" e cerchiamo di assaporare i colori e gli odori della primavera. Decidiamo di compiere il percorso in senso orario.

Appena arrivati al mare, provenendo da Sabaudia, giriamo a sinistra e ci dirigiamo verso il promontorio del Circeo.

E' il tratto più bello del percorso: da un lato le dune, che in questa stagione ancora non devono affrontare l'invasione delle automobili e dei bagnanti, dall'altra il lago di Sabaudia che termina proprio ai piedi del promontorio con l'emissario costruito dai Romani.

Qui la strada piega verso l'interno e la macchia mediterranea cede il passo alle piante di alto fusto, ultime testimoni dell'antica e inospitale "Selva di Terracina". 

Oggi siamo proprio in forma e quindi facciamo una deviazione verso San Felice Circeo e ci arrampichiamo sul promontorio: in 5 km si sale fino a 448 metri, ma il panorama che si apre sotto di noi ci fa dimenticare la fatica.

Torniamo al percorso e inforchiamo la strada per Sabaudia che attraversa la Molella: siamo nel mezzo del parco, la strada corre diritta e poco trafficata  fino a Borgo Grappa.

Altri 6,8 km e si giunge al bivio per il Lido di Capo Portiere. Da qui si torna verso Sabaudia superando il Lago di Fogliano, dove la strada torna verso l'interno fiancheggiando un canale, poi di nuovo verso il mare passando accanto al piccolo lago dei Monaci, poi ancora diritti verso il Lago di Caprolace, dove vengono allevati mitili e ostriche ed eccoci di nuovo al bivio per Sabaudia.

La giornata è stata faticosa ma bellissima. Per concludere scendiamo in spiaggia attraversando di corsa le dune:  c'è chi passeggia sulla battigia, chi si stende sulla sabbia ad assaporare il primo sole primaverile.