Porto Said anni Venti: gli alberghi Simonini. Graziella racconta ...
Autore: Graziella
Goteller: Privato
Categoria: diari di viaggio storici
Creato il: 02/06/2010
Data Da: 31/05/2010
Data A: 31/05/2010
Licenza:
Nazioni: Egypt
: port said
Posti visitati: Canale di Suez, Porto Said
Parole chiave: Silvio Simonini, Ferdinand Marie De Lesseps, Luigi Negrelli
La voce di un'italiana d'Egitto...
Tredici immagini vecchie, sbiadite e un po' sfocate, tredici brevi racconti per illustrare la Porto Said vissuta dall'italiano Silvio Simonini, mio nonno, che fece fortuna con la sua catena d'alberghi coloniali tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento.
Porto Said, in arabo Būr Saʻīd, sorge su una lingua di terra tra il lago Manzala, il mar Mediterraneo e l'imboccatura del Canale di Suez.
La città venne commissionata dal pascià Said nel 1859. Dovette la sua fortuna all'apertura nel 1869 del Canale di Suez, Qanāt al-Suways, un canale artificiale navigabile in territorio egiziano, a ovest della Penisola del Sinai. Il canale permise la navigazione dall'Europa all'Asia senza essere costretti alla circumnavigazione dell'Africa lungo il Capo di Buona Speranza.
Prima della costruzione del canale, alcune navi venivano scaricate lungo la costa e le merci venivano trasportate via terra dal Mediterraneo al Mar Rosso (o viceversa), dove venivano reimbarcate.
Il canale venne realizzato dal francese Ferdinand Marie De Lesseps su progetto dell'ingegnere trentino Luigi Negrelli: in dieci anni di lavoro vennero rimossi 74 milioni di metri cubi di sabbia e terra e fu creata una via d'acqua di 163 km nel deserto tra il Mediterraneo e il Mar Rosso.
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