Gita a Struga

struga
Diario di: Andrea
Autore: Andrea Moretto
Goteller: Privato
Categoria:
Creato il: 01/04/2010
Data Da: 10/08/2008
Data A: 10/08/2008
Licenza: Creative Commons License
Partecipanti: Andrea, Olsa, Festime, Eljona, Besford, Ada
Nazioni: Macedonia
: struga
Parole chiave: Macedonia, Struga, Black Drin, moschea Mustafa Pasha, Halveti Tekke, Chiesa di S. Giorgio, Festival Internazionale della poesia

Trovandoci a trascorrere alcuni giorni di vacanza a Peshkopi, paese a nord-est dell’Albania e città natale di Olsa, dove ancora vive la sua famiglia, abbiamo deciso di varcare il confine con la Macedonia e di recarci a visitarne il territorio per una gita di mezza giornata.

Tra il nord-est, in direzione della capitale Skopje, e il sud, in direzione di Struga, optiamo per la seconda ipotesi, anche perché la località ci era stata altamente consigliata.

 

Partiamo da Peshkopi con la macchina nel primissimo pomeriggio: sappiamo infatti che il viaggio sarà lungo. La strada che da Peshkopi ci porta fino al confine con la Macedonia è decisamente brutta…di asfalto ne troviamo poco e di curve ne troviamo molte di più. Per fortuna in Macedonia la situazione migliora e possiamo procedere in modo abbastanza spedito verso la nostra meta, che raggiungiamo dopo un paio di ore.

Arrivati a Struga, una delle prime cose che mi salta all’occhio è il rapporto che la città ha col proprio fiume, il Black Drin, che proviene dal grande lago Ohrid: alcuni ragazzi si tuffano dai ponticelli che uniscono le due sponde, altri nuotano da una sponda all’altra oppure fanno esercizi in acqua…sembra di stare in una località di mare, di quelle in cui la gente gira in bicicletta e quasi tutti si conoscono, almeno di vista. Sui bordi del fiume sono stati installati dei piccoli marchingegni che ogni tanto fanno partire degli zampilli di acqua che trasformano il fiume in una sorta di grande fontana.

Andiamo quindi in uno dei primi locali che costeggiano questo bel fiume calmo e assistiamo allo spettacolo creato dai giochi d’acqua mentre sorseggiamo comodamente un drink. Terminata la breve pausa ristoratrice ci addentriamo nella cittadina percorrendo una via centrale con vari negozi che vendono di tutto, fino ad arrivare a quella che deve essere la piazzetta centrale di Struga.

Anche dal punto di vista delle costruzioni artistiche e storiche non abbiamo che da scegliere: tra gli edifici storici ottomani più importanti troviamo la moschea Mustafa Pasha, Halveti Tekke che è un monastero costruito nella prima metà del secolo XVIII da Hasan Baba e i bagni turchi mentre tra le costruzioni di fede cristiana ortodossa troviamo la Chiesa di S. Giorgio.

Struga deve la sua fama e la sua nomea di città capitale della poesia proprio al fatto che dal 1962 nel mese di agosto vi si tiene il “Festival Internazionale della poesia” che dura tre giorni, vi partecipano i più grandi poeti dell’intero globo e si può assistere a letture di poesie, a dibattiti nonché a concerti di musica classica ed etnica. Purtroppo siamo venuti qui in anticipo rispetto alle date dell’evento, ma trascorriamo comunque l’intero pomeriggio visitando gran parte di questa cittadina ed alternando alle compere nei negozietti le visite in alcune delle strutture precedentemente citate.

Sono ormai le 19.00 quando decidiamo di dirigerci verso la zona del grande lago, percorrendo sempre il corso principale della città. I negozi lasciano spazio a locali e ristoranti dalle tante luci. Indubbiamente poter mangiare da questa parte della città ha un non so che di magico ed affascinante. Decidiamo quindi di fermarci per un aperitivo in uno di questi locali e ci sediamo ai tavolini sistemati all’esterno. Di gente attorno, sia seduta che a passeggio, ne abbiamo parecchia…la città è davvero viva e fresca: visto che siamo qui e che l’orario è ormai quello giusto, decidiamo allungare l’aperitivo e di rimanere a cena. Dopo antipasti, pesce, frutta e caffè, ci godiamo gli ultimi scampoli di luce incamminandoci per la strada precedentemente percorsa  che ci riporta verso la macchina. Giusto il tempo di fermarci in una delle bancarelle di souvenir rimaste aperte e poi torniamo alla macchina e a Peshkopi.

Di certo un pomeriggio non basta per poter apprezzare la bellezza di questa località e delle zone circostanti, ricche di storia e di arte. A chi dispone di più tempo consigliamo di prolungare la gita e di arrivare fino ad Ohrid, la quarta città della Macedonia, che durante il periodo estivo diventa una delle mete turistiche principali ed è una località inserita da quasi trent’anni tra i siti protetti dell’UNESCO.