A Percile per la Sagra della Ramiccia

percile
Diario di: Andrea
Autore: Andrea Moretto
Goteller: Privato
Categoria: feste religiose e popolari
Creato il: 24/03/2010
Data Da: 03/12/2005
Data A: 03/12/2005
Licenza: Creative Commons License
Partecipanti: Andrea, Olsa, Pericle, Kharą
Nazioni: Italy
: percile
Posti visitati: percile
Parole chiave: Lazio, Percile, Sagra della Ramiccia

Durante i primi giorni di dicembre, nei pressi di un piccolo paese in territorio laziale di nome di Percìle, si svolge una sagra caratteristica a sfondo culinario: la Sagra della Ramiccia.

Da subito incuriositi su cosa sia la “ramiccia”, dopo aver preso qualche informazione su Internet scopriamo che la ramiccia altro non è che una fettuccina tagliata in modo sottilissimo dalle mani delle signore locali che viene poi condita con sugo a base di castrato e pecorino.

La curiosità di partecipare alla manifestazione è grande perciò decidiamo di provare questa esperienza così possiamo anche andare alla scoperta di un’altra di quelle piccole realtà paesane della zona laziale, dove si nascondono antiche tradizioni che, nonostante l’incessante trascorrere del tempo e la poca notorietà, continuano ad essere tramandate.

Si parte da Roma verso metà mattina, imboccando l’autostrada Roma - l’Aquila (A-24) in direzione nord.

La giornata non è delle migliori perché il cielo è coperto e il clima è uggioso…insomma sembra essere la tipica giornata invernale ed è forse per questo motivo che lungo l'autostrada non troviamo traffico. Meglio così, possiamo procedere senza troppa fretta.

Arrivati all’altezza di Vicovaro-Mandela usciamo dall’autostrada pronti ad inserirci, dopo un paio di km, nella via Tiburtina fino ad arrivare al centro abitato di San Cosimato. Da qui seguiamo le indicazione per Percile, svoltiamo a sinistra sulla via Licinese e dopo circa una ventina di minuti di percorrenza arriviamo a destinazione.

Abbiamo il sospetto che il tempo brutto abbia fatto desistere molti di quelli che avrebbero voluto presenziare alla sagra, e invece, arrivati nel paese, troviamo molte persone.

Andiamo a parcheggiare relativamente lontano dal centro nevralgico dell’evento, anche perché i pochi posti rimasti adibiti a parcheggio si trovano in una zona leggermente spostata rispetto al centro, ma che non si può nemmeno chiamare periferica. Lasciata la macchina, ci incamminiamo verso la piazza centrale (ci basta seguire il procedere della gente) e mentre passeggiamo possiamo dare uno sguardo panoramico alla zona circostante.

Percile è un piccolissimo paese, che sorge in posizione panoramica su un modesto rilievo che domina l'alta valle del torrente Licenza. Si raccoglie quasi interamente intorno alla sua piazzetta centrale, dalla quale i suoi abitanti e i turisti che vi arrivano possono godere una bella vista che si affaccia sulla valle dell’Aniene e sul Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili.

Noi percorriamo la via che ci porta verso la piazza e appena la raggiungiamo troviamo già disposta una lunga fila di persone in attesa di ricevere il vassoio con le pietanze.

Veniamo a sapere che l’usanza vuole che nei giorni che precedono la sagra le donne di Percile si ritrovino tutte insieme per ammassare circa 1500 uova da cui alla fine scaturiscono chili e chili di fettuccine aventi la caratteristica di essere tagliate finissime e rigorosamente a mano.

Dopo un buona ventina di minuti di ordinata fila arriviamo alla cassa e paghiamo gli 8 euro per ricevere un abbondante piatto di “ramicce” condite con sugo di castrato, due salsicce di maiale alla brace accompagnate da una gustosa cicorietta, pane, acqua e un bicchiere di vino rosso. Ci accomodiamo poco distante sistemandoci sui tavoli allestiti per l’occasione e mangiamo di gusto volgendo di tanto in tanto lo sguardo sulla valle sottostante.

Finito il pasto ci rechiamo a fare un giro all’interno del paese, e con la scusa di prendere un caffè al bar, proseguiamo per le vie del paesino, passando tra alcune bancarelle di prodotti locali.

Purtroppo la pioggia che comincia a cadere rovina i nostri piani di andare a visitare i Lagustelli, che sono due minuscoli laghi carsici di forma circolare - il Fraturno ed il Marraone -e questo perché per raggiungerli bisognerebbe allontanarsi di un paio di km dal centro abitato e percorrere una strada campestre all’interno della zona boscosa, ma le condizioni atmosferiche ci fanno desistere. Preferiamo rimanere in paese per cercare di visitare qualcosa, così ci dirigiamo verso la parte del paese opposta alla quale abbiamo pranzato, perché vogliamo raggiungere la Chiesa di S. Anatolia che è situata accanto ad una deliziosa fontana. La chiesa è tutta in blocchi di pietra e in alto svetta una croce in legno in posizione attigua al piccolissimo campanile. Una volta entrati lo spettacolo che ci si presenta è molto semplice, quasi scarno, con le panche per i fedeli ed una piccola altare contornata da vasi di fiori….spiccano le travi in legno sul soffitto a contrastare il bianco delle pareti, sulla quale notiamo un interessante affresco raffigurante la Santa.

Ci sarebbe da visitare ancora molto, infatti i luoghi interessanti di Percile, di valore storico-artistico sono il Palazzo Borghese, la Chiesa di S.Maria della Vittoria, la Chiesa Parrocchiale di S. Lucia, ma ormai la pioggia si è trasformata in vero e proprio acquazzone e a malincuore decidiamo di avvicinarci alle auto in attesa di vedere se la situazione migliora. Purtroppo la fortuna non ci assiste, il cielo è sempre coperto e la pioggia continua a cadere incessantemente, così decidiamo di tornare verso Roma.

Lungo il tragitto di ritorno verso Roma abbiamo modo di fare un bilancio della giornata arrivando all’unanime conclusione che la felicità di aver preso parte ad una bella sagra e di aver gustato un pranzo ottimo in tutta allegria è stata purtroppo smorzata dalle condizioni climatiche che hanno reso la gita quasi del tutto incompleta.

Rimane comunque un ricordo positivo sia dell’iniziativa che della gente del luogo, che si è dimostrata molto accogliente, così come non può essere che positivo il giudizio su Percile, piccola bomboniera (poco più di 200 abitanti) che però conserva un fascino invidiabile, aiutata anche da Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili su cui si eleva.

Per chi vuole godere di una giornata diversa, tra arte, prelibatezze culinarie e riscoperta di minuscole realtà non può ignorare questa località perché Percile racchiude in sé tutte queste caratteristiche.