Itinerari all'Isola d'Elba: Porto Azzurro

Porto Azzurro: tratto di costa
Diario di: Redazione GoTellGo
Autore: Redazione GoTellGo
Goteller: Redazione GoTellGo
Categoria: turismo culturale
Creato il: 22/05/2010
Data Da: 25/09/2009
Data A: 25/09/2009
Licenza: Creative Commons License
Nazioni: Italy
: porto azzurro
Posti visitati: Laghetto di Terranera, Santuario della Madonna del Monserrato, Isole Toscane, Piccola miniera, Forte di San Giacomo, Forte del Focardo

Chiamato fino al 1947 Porto Longone, Porto Azzurro, a meno di 15 km da Portoferraio,  è un paese di mare e agricoltura, considerato da molti il "salotto dell’Elba". Graziose casette in collina fanno da cornice al porticciolo, con abitazioni dai caratteristici colori pastello sbiaditi dalla salsedine. Il nucleo del paese è costituito dall’animata e mondana piazza Matteotti e non mancano splendidi monumenti, come gli imponenti forti S. Giacomo e Focardo. Nelle acque del porto, sono stati individuati i resti di un antico molo romano.

 

Le spiagge

  • Reale: ghiaia, ben attrezzata, da qui si può raggiungere a nuoto il Laghetto di Terranera
  • Barbarossa: sabbia rossa, protetta da due promontori, ben attrezzata          
  • La Pianotta: sabbia, spiaggetta dietro al molo delle navi di linea
  • La Rossa: sabbia, frammento di spiaggia nei pressi del porto
  • Mola: sabbia, insenatura protetta dal vento

Itinerari consigliati

Forte di S. Giacomo e  forte del Focardo: Forte S. Giacomo (74 m), dalla caratteristica pianta stellare, venne costruito nel 1603 sulla collina che domina Porto Azzurro da don Garcia da Toledo su commissione di Filippo III di Spagna, su modello della cittadella di Anversa. Purtroppo è ancora oggi sede di un penitenziario. All’estremità opposta del golfo, si erge la seconda fortezza spagnola, forte Focardo, eretta nel XVII secolo a difesa del porto, su cui è installata la torretta del faro omonimo.

Piccola miniera: si deve a Emilio Giacomelli, ex minatore elbano, l’interessante iniziativa di ricostruire la copia di una miniera con tanto di trenino, gallerie, grotte, stalattiti e stalagmiti. Lungo il percorso si incontrano strumenti, carrelli e altri oggetti connessi all’attività mineraria. Al termine del tragitto, è allestita una piccola esposizione di minerali. Nel laboratorio annesso, si può assistere alla lavorazione al tornio per la trasformazione del materiale grezzo.

Santuario della Madonna del Monserrato:dopo un chilometro lungo la strada per Rio nell’Elba, un viottolo a scalini in una valletta selvaggia sulla sinistra (45 minuti a piedi) conduce al suggestivo Santuario, fatto costruire nel 1606 dal governatore spagnolo Giuseppe Pons y Léon lungo le pendici del Monte Castello. La posizione e lo stile ricordano il monastero catalano di Montserrat, nei pressi di Barcellona. L’8 settembre viene festeggiata la Madonna nera, collocata sopra l’altare. A monte dell’edificio, si conserva il condotto per il convogliamento delle acqua di una sorgente.

Laghetto di Terranera: proseguendo lungo la strada per Rio nell’Elba, un altro bivio conduce al laghetto di Terranera, alimentato da una sorgente d’acqua dolce. Situato a pochi metri dal mare, da cui è separato da una stretta lingua di terra, si è formato nell’area di una vecchia miniera di pirite. L’acqua si tinge di giallo per l’inconfondibile presenza dello zolfo. Una nuotata nelle sue acque, anche se proibito, è certamente benefica.

 

Wikipedia: Porto Azzurro