Itinerari all'Isola d'Elba: Campo nell'Elba

Campo nell'Elba: Pieve di San Giovanni in Campo
Diario di: Redazione GoTellGo
Autore: Redazione GoTellGo
Goteller: Redazione GoTellGo
Categoria: turismo culturale
Creato il: 22/05/2010
Data Da: 25/09/2009
Data A: 25/09/2009
Licenza: Creative Commons License
Nazioni: Italy
: Campo nell Elba
Posti visitati: Acquario, Fetovaia, Seccheto, Eremo di S. Francesco, Torre e pieve di S. Giovanni in Campo, San Piero in Campo, Sant Ilario in Campo, La nave, Chiesa di S. Mamiliano, Isole Toscane, Museo Faunistico

Situato a circa 17 chilometri da Portoferraio, questo comune dipende dall’Isola di Pianosa. In questa parte dell’isola la vegetazione è bassa e rada e il clima favorisce la coltivazione delle viti. La costa è caratterizzata da scogliere granitiche che rendono l’acqua cristallina. L’insediamento più importante è Marina di Campo, un tempo piccolo paese di pescatori e sede di un presidio militare, oggi attrezzata località balneare dove la speculazione edilizia ha abusato un po’ troppo della splendida baia. Battezzata “la piccola Viareggio”, è adatta soprattutto per gli amanti della confusione e della mondanità. Il nucleo più antico del paese si conserva a destra del porto, con vecchie case e una bella torre pisana d’impianto cilindrico, di proprietà della Marina Militare.

Le spiagge

  • Le Tombe: roccia, luogo prediletto dai nudisti
  • Marina di Campo: sabbia, ben attrezzata, con pineta nei pressi
  • Galenzana: sabbia, tranquilla, ma accessibile solo a piedi     PD
  • Colombaia: ghiaia, racchiusa tra macchia e pinete
  • Cavoli: sabbia, ben riparata, affollata e molto di moda tra i giovani, nei pressi la Grotta Azzurra, raggiungibile solo in barca                 
  • Seccheto: sabbia e scoglio, poco frequentata
  • Fetovaia: sabbia, magnifica ma sovraffollata
  • Le Tombe: ghiaia, molto tranquilla, fondali magnifici
  • Pomonte: ghiaia, nei pressi dello Scoglio dell’Ogliera, resti di nave oneraria naufragata nel 1972 

Itinerario consigliato

Chiesa di S. Mamiliano: alla periferia del paese, lungo la strada per Procchio, un sentierino porta alla Chiesa, stretta tra costruzioni recenti.Un restauro moderno ha cancellato il fascino dell’edificio antico, le cui origini risalivano al X secolo. Nell’interno, a navata unica con soffitto a travi, si conserva la reliquia di un braccio di S. Mamiliano, morto a Montecristo nel 460.

La nave: percorsi 4 km in direzione di Cavoli, nei pressi dell’abitato, una strada tortuosa in salita conduce, con una mezz’ora di marcia o 5 minuti di macchina, a uno spiazzo. Da qui, proseguendo a piedi in una proprietà privata, si giunge dopo 150 m a un masso granitico lungo 4 metri, chiamato dalla gente del posto “la nave” per la caratteristica forma in cui si riconoscono la prua e la poppa. Alcuni studiosi affermano che potrebbe realmente trattarsi di un’imbarcazione non terminata.

Sant'Ilario in Campo: raggiungibile dal bivio di La Pila, poco fuori Marina di Campo, è uno dei paesini più caratteristici dell’Elba: stradine strette, fughe di archi, balconcini fioriti fanno da cornice a una piacevole passeggiata che culmina nella piazzetta dominata dalla parrocchiale, fatta costruire dagli Appiani nel XV secolo e decorata con affreschi di Eugenio Allori. La torre campanaria a pianta quadrata faceva originariamente parte delle fortificazioni pisane, in parte ancora visibili dallo spiazzo panoramico dietro la chiesa.

S. Piero in Campo: arroccato sulle pendici del Monte Perone, dista solo 6 km da Sant’Ilario. Il paesino, di origine antichissima, venne costruito fin da epoca romana (l’antica Glauco) su un pianoro di granito, dal quale troneggia il bastione del Belvedere, fatto erigere dagli Appiani nel XIV secolo. Vale una visita la Chiesetta dei SS. Pietro e Paolo (nota anche come S. Niccolò), risalente nel primo impianto al VII secolo. L’aspetto odierno, con doppia navata e doppia abside, rimanda al XII secolo. Nel borgo si conservano anche tracce delle fortificazioni e dei bastioni dell’antica fortezza pisana, eretta a difesa delle non distanti cave di granito.

Torre e pieve di S. Giovanni in Campo /  Eremo di S. Francesco: lungo la strada che da Sant’Ilario costeggia il Monte Perone si incontra, solitaria su una roccia di granito, una bella torre pisana, restaurata di recente, da cui si vedono la fortezza del Volterraio e il Canale di Piombino. Faceva parte di un sistema formato da torri e fortificazioni collegati a vista. Nei pressi si conserva una grossa pietra da macina. Poco più su, restano i ruderi della pieve romanica di S. Giovanni, priva del tetto ma ricca di fascino per l’ambiente suggestivo in cui è immersa. La facciata è sormontata da un archetto per la campana. A poca distanza, tra la torre e la chiesa, attraversato un fitto bosco di castagni, si raggiungono i ruderi dell’antico Eremo di S. Francesco. L’isolamento e la bellezza del luogo rendono l’atmosfera intensa e suggestiva.

Seccheto e Fetovaia: Seccheto è famosa per le cave di granito, note fin dall’antichità. Il materiale sbozzato veniva imbarcato dalla piccola spiaggia, oggi utilizzata piuttosto dai bagnanti. A soli 2 km si apre la magnifica spiaggia di Fetovaia, protetta dal promontorio verdeggiante di macchia mediterranea. Tra Fetovaia e Seccheto, alcuni sentieri conducono alle cosiddette “piscine”, incavi naturali nella roccia granitica, ideali per gli appassionati dell’abbronzatura.

 Acquario e museo faunistico: presso l’Hotel Marina 2000 una discoteca è stata trasformata in acquario con flora e fauna marina tipicamente elbane. In 120.000 litri d’acqua sono allestite 34 vasche in cui sono visibili 1000 esemplari di 180 specie diverse di esemplari marini, donati per lo più dai pescatori locali. Tra le curiosità, non mancano vasche con pescecani, pesci tropicali e piraña. Diorami, pannelli illustrativi e una piccola biblioteca del mare arrichiscono l’esposizione. Vero fiore all’occhiello dell’Acquario sono alcune lampughe, grossi pesci pelagici che, a quanto sembra, non sono osservabili in nessun altro acquario.

Nato nel 1997, il Museo faunistico elbano è ospitato all’interno dell’acquario stesso. Raccoglie oltre 250 esemplari di mammiferi e uccelli appartenenti a 170 specie diverse, tutte segnalate come presenti sull’isola.

 

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