In tenda lungo il Volga 1
L’arrivo a Volgograd è previsto per le 5 e 30 del mattino ma già alle 4 le responsabili di carrozza svegliano tutti per consentire un afflusso regolare ai bagni prima della stazione di arrivo. Vengono a prenderci in stazione mia moglie con il fratello, futuro sposo, nella vecchia Lada Ziguli, la nostra Fiat 124 special. Arrivati nella casa, in cui siamo ospiti, ho solo il tempo di lavarmi perché sarà una giornata piena, la cosa che mi preme fare prima possibile è la registrazione . Abbiamo due soluzioni, una rivolgersi all’ufficio della Milizia oppure, novita dal 2007, recarsi presso un ufficio postale dove mia moglie farà una dichiarazione di ospitalità. Preferiamo evitare la milizia e quindi andiamo in un ufficio postale. Credo che questa dichiarazione la chiedano in pochissimi perché in un primo ufficio postale a cui ci rivolgiamo non sanno come fare e in un secondo altro devono prima di rivedersi tutta la documentazione inerente, ma alla fine pagando 118 rubli (circa 3 euro) la registrazione è fatta, o meglio viene inviata ad uno speciale ufficio la dichiarazione di ospitalità e a me rimane la ricevuta che attesta che sono ospite di mia moglie. Questa ricevutà dovrò mostrarla in casi di controlli da parte della milizia. La ricevuta mi sarà poi ritirata insieme alla carta di immigrazione al controllo passaporti all’aeropoto di Pulkovo al momento del imbarco per l’Italia. SI torna a casa giusto in tempo per partire tutti per un campeggio lungo il fiume Volga. Mia moglie ha organizzato tutto, ci saranno il padre, i suoceri del fratello, la sorella e tutti i bambini. Per l’occasione è stato noleggiato un minibus, in russo marshrutki, sono bus che normalmente svolgono il servizio pubblico in città. Per circa un ora di viaggio è stato pattuito un compenso di circa 800 rubli (circa 25 euro) ma visto che durante il viaggio ci fermiamo diverse volte a fare acquisti e perdiamo un po’ tempoalla fine pagheremo ad Igor, l’autista, 1000 rubli, un prezzo più che onesto. Le soste serviranno per fare scorta di Vodka, Birra e successivamente pomodori (5 rubli al chilo), patate e cocomeri (10 rubli al chilo). Arriviamo finalmente ma nella radura scelta c’è una invasione di formiche, quindi ci spostiamo in una nuova radura. Montiamo le tende e andiamo subito in acqua. Il posto è molto bello, ci sono pochissimi altri accampamenti, è tutto gestito senza regole, tempo cinque anni e anche qui troveremo un chiosco, dei parcheggi e … un pedaggio. I campeggiatori precedenti lasciano molti ricordi ma non più che da noi, anche se in Italia negli ultimi anni la situazione è un po’ migliorata. Comunque siamo organizzati, portiamo con noi delle tavole di legno che in poco tempo diventano un tavolo e delle pache, accediamo il fuoco per il the e mangiamo del pollo buonissimo comprato in un chiosco, è cotto in una pellicola di pane. Da bere per gli uomini vodka, per le donne birra e per i bimbi cvass, una specie di cola ottenuta fermentando il pane di segale, prima era venduta per strada da delle donnine accando ad un autobotte, le ho viste anche io due anni fa, ora è ancora venduto per strada dalle stesse donnine ma è spillato da una spina, sicuramente più igienico. Il marchio del cvass in bottiglia è NIKOLA che in russo oltre che al nome di persona significa anche ‘non è cola’, di sapore particolare ma buono. Il tramonto sul fiume è bellissimo, la notte si sta tutti vicino al fuoco a mangiare e bere the caldo e vodka fino a tardi.